RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE: LE AGEVOLAZIONI FISCALI
I soggetti che sostengono delle spese per ristrutturare immobili residenziali, cioè adibiti ad abitazione hanno diritto a recuperare parte del costo sostenuto, grazie ad una detrazione dall’IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche), cioè dalle imposte derivanti dalla dichiarazione dei redditi.
Gli interventi individuati per godere della detrazione sono individuati dalle norme in materia di edilizia, e vi rientrano manutenzioni ordinarie delle parti comuni dei condomini, manutenzioni straordinarie, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazioni edilizie.
E’ inoltre prevista la possibilità che norme specifiche estendano il beneficio ad altre tipologie di lavori, soprattutto se finalizzati al contenimento dell’inquinamento acustico, alla adozione di misure antisismiche, alla eliminazione di barriere architettoniche, alla bonifica dall’amianto, ad interventi di prevenzione di illeciti (posa di antifurto), alla cablatura degli edifici, alla costruzione di parcheggi.
Gli immobili oggetto di detrazione
La detrazione compete i lavori sopra indicati su tutti gli edifici abitativi, solitamente individuati dalla categoria catastale A (ad eccezione degli uffici, categoria A/10), e tutte le pertinenze, ad esempio box e tettoie, anche se non destinati a prima casa.
Chi può fruire della detrazione
La detrazione spetta al soggetto che materialmente sostiene la spesa, e detiene l’immobile sulla base di un titolo idoneo, non necessariamente al proprietario dell’immobile. Beneficiano pertanto della riduzione di imposta i titolari di un diritto reale sull’immobile oggetto della ristrutturazione, dunque i proprietari, gli inquilini, i comodatari (cioè coloro che, per contratto, dispongono gratuitamente dell’immobile), i familiari conviventi, i soci di società semplici immobiliari.
A riguardo, una recente circolare dell’Agenzia delle Entrate ha ribadito che, in linea generale, la detrazione compete al familiare convivente del possessore, purché sostenga effettivamente le spese di ristrutturazione, e risulti perciò intestatario delle fatture e dei relativi bonifici. Non è tuttavia preclusa la possibilità di fruire della detrazione, o di parte di essa, annotando sulle singole fatture la percentuale di spesa sostenuta dal familiare, secondo un comportamento coerente che esclude la facoltà di modificare tale ripartizione nel corso degli anni.
Si ritiene che rientrino inoltre fra i beneficiari della agevolazione anche i soggetti conviventi, qualora sostengano effettivamente le spese su fabbricati in cui si esplichi il rapporto di convivenza.
E’ opportuno sottolineare che la detrazione spetta soltanto alle persone fisiche e, pertanto, non a soggetti come società, enti o associazioni.
L’articolo 16-bis del Dpr 917/86 (Testo unico delle imposte sui redditi) disciplina le agevolazioni fiscali sugli interventi di ristrutturazione edilizia. Di seguito riportiamo un’utilissima guida volta a chiarire ogni dubbio sulle agevolazioni fiscali spettanti a chi si si impegna in ristrutturazioni edilizie
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